Categoria: RACCONTI

  • "Morimai" di Christian Gusmeroli

        Ore 14 di un sabato pomeriggio di fine estate. La signora Teresa stava comodamente seduta in poltrona a guardare la televisione. Ad un tratto un’ombra oscura le si avvicina, e le si siede accanto. “Ciao, ti aspettavo” furono le parole con cui Teresa accolse l’ospite. “Mi aspettavi? Sapevi sarebbe toccato a te?” “Quando…

  • "Una storia da ridere" di Alberto Cristofori

        Come lo raccontava mio zio, l’aneddoto aveva un carattere diciamo pure eroico. La situazione no, non era affatto eroica, anzi: si trovava al Policlinico per dei calcoli alla cistifellea. Al mattino l’avevano ricoverato e operato, al pomeriggio si era risvegliato ed era lì, nella stanza 208 del reparto di Chirurgia I, attaccato alla…

  • "Amicizie" di Amalia Lilla Pezzi

      “Liberati tutti!” Questa frase altisonante e un tantino risorgimentale bucava di frequente le tenebre nelle calde serate estive. Si elevava dal gruppo di noi piccoli, impegnati a giocare alla cut (o, se si preferisce, a nascondino) sotto il porticato del Credito Romagnolo e del palazzo Grazioli, mentre gli adulti, seduti sui loro seggiolini pieghevoli,…

  • "Le forbici" di Maria Teresa Bucco

    Cosa possiamo fare con un paio di forbici? Una cosa sola. Tagliare. E’ quello che fece il Sig. Pallini. Aveva un paio di forbici enormi. Gli venivano in eredità dalla nonna di sua moglie che aveva fatto la sarta a servizio di una nobildonna torinese ai primi del novecento. Erano morte tutte e due, la…

  • "La Vendetta" di Manuela Cagnoni

        In quel pomeriggio caldo e afoso le strade di Micene erano terribilmente affollate. Gli aedi facevano ascoltare i loro pezzi più belli e sfoderavano i loro nuovi poemi, la gente cantava e ballava, le donne ringraziavano gli dei e abbracciavano e baciavano i mariti, di ritorno da una guerra che li aveva tenuti…

  • "Il matto del Valentino" di Massimo Basano

      Nessuno lo vedeva mai arrivare o andare via, apparentemente viveva lì, sulla sua panchina, quasi ne facesse parte, come il muschio che cresceva sulle gambe di legno e le gomme da masticare attaccate sotto la seduta. Anche il suo nome era sconosciuto, forse era uno dei tanti incisi sopra le vecchie assi. Il matto…

  • "Lettera" di Lucio Figini

        Ricordo il tuo sguardo bambino che si apriva al mondo, il viso stropicciato e fragile di chi non aveva scelto, di chi non aveva scelta. Ricordo di averti raccolta, umida e sporca, nella mia mano destra e di averti sorriso di un sorriso meravigliato e onesto. Ricordo il naso perfetto, lo sguardo attento,…

  • "Incontri e scontri con la scuola elementare" di Amalia Lilla Pezzi

        Fra tutte le date memorabili della mia esistenza, il 1° ottobre del 1935 è senza dubbio una delle più importanti: entrai per la prima volta nella Scuola Elementare di Alfonsine. Il nuovo ambiente, i nuovi compagni, l’assenza delle giovani suorine, sostituite da insegnanti già anzianotte dal cipiglio severo, il nuovo grembiulino bianco che…

  • "Insanity" di Lucio Figini

  • "I cinque sensi" di Erica Arosio

    LA VISTA Sfrontata guardo il Sole, ma vinta dal suo superbo luccicare abbasso lo sguardo. E quello che vedo svela il mistero della grande sfera rossa, perché niente eguaglia l’ondeggiare del mare mentre restituisce la luce divina a noi umani. Ed è  incanto  impossibile da riprodurre, vani gli sforzi dei pittori, nient’altro che patetica arroganza …