Categoria: RACCONTI

  • “Il divieto” di Cynthia Collu

    La porta era semiaperta, s’intravedeva a malapena l’estremità del letto. Non si riusciva a vedere nient’altro che il lenzuolo sfatto. Francesca distolse lo sguardo, ma avrebbe voluto avanzare nel corridoio, magari solo due passi, il giusto necessario.  Forse se si allungava ancora un po’ – un passo o due, facendo finta di niente – ce…

  • “Che bisogno c’era” di Paola Varalli

    La madre di Ernesto Rivolta era una donna tutta d’un pezzo.  Lei non “passava di lì”, ci era venuta apposta.  La Signora Rivolta non si dimenticava mai di fare un acquisto, andando al mercato, poiché redigeva precise liste della spesa e vi si atteneva meticolosamente. Non era tipo da abbandonarsi a fantasie come acquistare una…

  • “Incidenti di percorso (e non solo)” di Alessandro Reali

    Non doveva succedere. Non in quel modo, almeno. Avesse potuto portare indietro le lancette dell’orologio… fare un’altra strada… non importa che nessuno fosse al corrente, lo sapeva lui, lo sapeva… Riprese a camminare diretto verso Piazza Ducale sotto la pioggia. Alzò il bavero del Burberry e calcò per bene in testa il cappello a tesa…

  • “Il club delle libellule” di Cynthia Collu

    Era stata la Sonia la prima ad avere l’idea. Si era data da fare, aveva cercato il locale adatto (un salone che potesse contenere “ampiamente” lei e le sue amiche) e poi, col suo solito fare petulante, naso all’insù, guance flosce, colorito giallognolo, capelli color stoppa e braccia da camionista sui fianchi, aveva fronteggiato il…

  • “Inquietudini quantiche” di Rino Casazza

        Pòtrio Remòd non sapeva se crederci o considerarlo un miraggio. Nessuno era mai riuscito a comunicare oltremuro. Su Altra Lasturbe  circolavano addirittura voci, chissà se leggende o rimasugli di un’antica  conoscenza, che fosse un’ invenzione. In tal caso il Muro avrebbe separato Lasrturbe dal nulla. Pòtrio era convinto che in tutta Lasturbe non…

  • “Angelina Militiello” di Paola Varalli

    Venne al mondo con un cervello di prim’ordine e una grossa voglia di fragola sulla natica sinistra. Sua madre, durante la gravidanza, aveva desiderato avidamente un cestino di fragole di bosco, le sognava succose e profumate ma si era in febbraio e così non se ne fece un bel niente. Dopo un paio di mesi…

  • “Bar Villiam” di Paola Varalli

    “Alùura Viliam, te me feet un cafè?”   La voce, che ordinava un caffè in dialetto milanese, apparteneva ad un uomo sulla settantina, statura media, un poco sovrappeso. Un gilet grigio, di maglia, nascondeva una camicia azzurra, un poco lisa. Un nonno. Un nonno come tanti altri, con pantofole di feltro con la cerniera e…

  • “Sei studi sulla memoria” di Alberto Cristofori

           1 “È meraviglioso il pensiero che il tuo corpo sappia quello che deve fare – e lo faccia, tutto da solo!” mi diceva un’amica poco prima di partorire. Si riferiva proprio al momento del parto e ai meravigliosi meccanismi che le descrivevano al relativo corso di preparazione. A me, che meno di…

  • “Il boomerang” di Piero Castoldi

      «Chissà?» gli venne da pensare, sbirciando dal parabrezza l’edificio delle vecchie scuole «Chissà se è ancora lì sul tetto?» Sorrise tra sé trovando quella domanda ridicola e priva di senso. Come avrebbe potuto resistere lassù tutti quegli anni, visto che ne erano trascorsi più di quaranta? Rallentò per vedere quanto fosse cambiato l’aspetto delle…

  • “Quello della 22” di Sonia Sacrato

      La sua stanza è la 22. L’ultima in fondo al corridoio. L’ha occupata stanotte intorno alle undici, mi ha detto Gabriella della reception, e si fermerà non più di due giorni. L’ho incrociato poco fa all’uscita dell’ascensore, io salivo con il mio carrello delle pulizie e lui scendeva le scale a passo svelto. Siamo…