"Il più grande show del sabato sera" di Alessandro Dezi


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Rientro in studio dal break pubblicitario. Jingle. Applausi. Il Bravo Presentatore molisano e lampadato in completo lamé sorride alla telecamera. Ospiti: il Duro Scrittore di romanzi noir e la Bella Scrittrice di trilogie erotiche. Lui ha una coccarda con stampato 1 appuntata sulla giacca di velluto a coste, lei una con stampato 2 sul foulard rosso di organza. La domanda per i telespettatori è: “Chi vuoi rendere immortale?” STOP al televoto. Il Bravo Presentatore apre la busta con i risultati. «Uno!» tuona, mostrando novantasei denti perfetti. Applausi. Rullo di tamburi. Il colpo parte dalla regia, poco sopra i riflettori led. Il Duro Scrittore – da 100.000 copie vendute e una trasposizione cinematografica record d’incassi – muore in diretta, con un buco 6,35 mm in fronte, scivolando lentamente dall’inquadratura. Muore in prima serata, sparpagliando sul pavimento due premi Strega, un Grinzane Cavour e le bozze dell’ultimo capolavoro inedito. Stacco sulla giuria. Il Cinico Giornalista gay si alza in piedi, aggiusta gli occhiali vintage sul naso e urla lo slogan di rito: «Se lo mangiamo siamo come lui!» Il Bravo Presentatore molisano e lampadato in completo lamé alza la cartellina e chiama l’applauso del pubblico. Jingle. Luci strobo, coriandoli glitter. Invasione dello studio. Sottopancia in scorrimento: prossima settimana la Bionda Cantante teen pop e il Coatto Rapper della periferia romana. Rumore di bocche che masticano cose. Stacco. È il momento dello sponsor: mai più senza Carnotin, polpa magra in gelatin.


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