– Ma perché è così bello il sesso secondo te?
– Non lo so, certo che la natura ha fatto le cose per bene.
– Che intendi dire?
– Che se voleva indurre gli esseri umani a riprodursi, se non per volontà almeno per sbaglio, ha trovato la formula giusta.
– Sì, peccato che dia alla testa a fin toppe persone, che in nome del sesso si sragioni a volte e si mandi a gambe all’aria cose importati come la famiglia o si assecondino perversioni nascoste.
– Questo è un altro discorso, caro mio. Ti riferisci per caso ad Alberto?
– Sissignore, proprio a lui. Allo strano caso di Alberto Manzini.
– Strano caso?
– Certo che è uno strano caso…un uomo come lui, un professionista con una vita perfetta, che tutto d’un tratto si scopre essere una finzione, e delle peggiori!
– Eh, in paese non si è parlato d’altro per mesi.
– E poi Francesco, più che per la doppia vita e la finzione, siamo rimasti tutti spiazzati dalla perversione.
– Cosa intendi per perversione scusa?
– Il fatto che gli piacciano le vecchie, ovvio.
– Ma dai, la professoressa Fornaciari non è così vecchia, cosa avrà, una sessantina d’anni?
– Sessantacinque caro il mio ragazzo, suonati.
– Li porta bene però, è ancora una bella donna.
– Ehi, ma cosa sta succedendo in questo paese, siete impazziti tutti? Adesso vi piacciono le vecchie e organizzate spedizioni nei ricoveri? Alberto ha venticinque anni in meno, è sposato, ha una bella moglie di qualche anno più giovane di lui e ha due splendidi bambini. Ma ti pare?!?
– Non è a me che deve parere Giulio. E poi, la differenza di età non è la cosa più sconvolgente di questa vicenda.
– E cosa allora? Il fatto che i due abbiano continuato a stare insieme come amanti per più di vent’anni? Questo è molto più comune di quanto si pensi , caro il mio ragazzo.
– Ma no, che c’entra,? Anche se, a dirtela tutta, quando eravamo a scuola io mica mi ero accorto che Alberto e la Fornaciari avevano una tresca. Certo, aveva una passione eccessiva per la filosofia e lo prendevamo sempre per il culo per questo, ma si pensava che lui fosse portato per la materia e che anche all’università avrebbe scelto quel l’indirizzo.
– Ah, io a quell’età era già tanto se mi accorgevo di essermi vestito…pare comunque che lei, innamorata da qualche anno del suo studente preferito, abbia atteso che lui compisse diciotto anni per non correre rischi, la Girolimoni…
– Beh, doveva essere innamorato anche lui per gettarsi, appena maggiorenne, tra le braccia di un’ultraquarantenne.
– Zittella per di più…
– Come sei antico…si dice single, non zittella
– Che cazzo dici, vent’anni fa la chiamavamo la zittella, no fare finta di non ricordarti Adesso sono tutti single, diversamente abili e operatori ecologici, non si capisce più niente.
– Giulio, hai quarant’anni ma sembri mio nonno quando parli, e poi stiamo divagando. No, la cosa più scioccante è il coinvolgimento accertato dalla Questura del titolare dell’impresa funebre.
– Ah quasi dimenticavo, brutta storia quella, mi vengono i brividi solo a pensarci. Ordiniamo ancora qualcosa da bere che qui la cosa si fa pesante.
– Già, il ritrovamento di quella piccola bara bianca è stato anche al telegiornale, povero Alberto, sputtanato in tutta Italia…
– Una storia che non si dimenticherà mai poi.
– Eh certo , il ritrovamento della neonata imbalsamata nella piccola bara bianca, poggiata su una cassapanca nella cameretta a casa della Fornaciari è stata davvero una notizia scioccante.
– Gli inquirenti hanno detto che era lì, imbalsamata da più divent’anni, la figlia di Alberto e della Fornaciari nata morta. Ma perché mi chiedo, far imbalsamare e tenere in casa il cadavere di una bambina nata morta?
– Dicono che la Fornaciari, per una questione di riservatezza, abbia partorito in casa, aiutata da un sua cugina infermiera, quindi nessuno sapeva della piccola defunta. Aveva passato la gravidanza comprimendo il ventre con una fascia elastica e dai sei mesi in poi si era messa in malattia con la scusa di un grosso esaurimento nervoso.
– Va bene, ma perché non hanno sotterrato il corpicino, perché tenerla per tutti questi anni?
– Pare che la Fornaciari abbia preso molto male il fatto che la bimba sia nata morta e che non volesse separarsi da quel l’unico ed ultimo frutto del suo amore con Alberto.
– Che schifo…
– Ma come giudichi sempre Giulio!
– Io dico la mia, non posso? E poi quello lì delle pompe funebri perché ha accettato di imbalsamare la bambina di nascosto?
– Sembra che fosse un amore di gioventù della professoressa, che fossero rimasti amici e che lui ci sperasse ancora. Insomma, l’ha fatto per affetto, ma adesso è stato incriminato e la sta pagando poveretto la sua debolezza per la Fornaciari…
– E Alberto in tutto questo, perché non se ne è andato via da quell’orrore e ha continuato per vent’anni a frequentare quella casa tetra,con una neonata imbalsamata in una bara e una donna più vecchia di venticinque anni?
– Questo non lo sapremo mai, a meno che non sia Alberto a dircelo, e visto il silenzio in cui si è rinchiuso, non credo che succederà. Non saluta più nessuno, è come un fantasma che cammina. Ha perso la famiglia, gli amici, tutto.
– È’ impazzito secondo te?
– Non lo so se è impazzito o meno, e non so le ragioni di questa strana vicenda: magari era amore, o forse sesso deviato, o semplicemente è rimasto attaccato in maniera edipica alla donna che lo ha iniziato. La bambina era anche sua dopotutto, anche se lui poi si è sposato e ne ha fatti due sani di figli. Ma forse, era proprio il senso colpa a tenerlo attaccato alla professoressa e alla bara.
– Boh, beviamoci su.
– Sì, ottima idea.