-
"La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (parte quinta)
IX. Mi sto preparando mentalmente per l’incontro con Aleksandra, neanche fosse la mia strizzacervelli, e me lo trovo di fronte. Porta tra le mani una lepre morta. Me la getta ai piedi e si siede accanto. – È un regalo? Mi accenna un sì. – Grazie, allora, ma almeno posso farla cuocere? Sorride. – Se…
-
"La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (parte quarta)
VII. Il camper sembra la reggia della regina di un mondo in declino. Libri. Riviste. Oggetti di differente uso. Una bussola, tre pugnali, una vecchia bilancia, una lampada a olio. Odore di vaniglia. Lei sul letto, gambe incrociate, capelli raccolti, pantaloni scuri di cotone pesante. Nessun condizionamento. Ogni cosa, anche in quest’assurdo mondo, deve avere…
-
"La trovatrice di cadaveri" di Elisabetta Miari
Mi presento: mi chiamo Marina, ho 43 anni e sono single. Sono una ” trovatrice di cadaveri”. Questo é il mio mestiere, lo è diventato naturalmente negli anni. Dopo decine di cadaveri trovati per caso, la polizia della mia città, Milano, mi ha chiesto di collaborare, assieme alla Criminalpol, per ritrovare i corpi…
-
"La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (parte terza)
V. Fitta al fianco. Luci di candele. Superficie soffice sotto la schiena. Il mio uccello che pulsa. Non abbiamo alcun potere sui sogni. Le mani sono libere e la prima cosa che faccio al risveglio è grattarmi la testa. Quel che resta dei miei capelli non supera le tre dita di lunghezza. – Pidocchi…
-
"La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (parte seconda)
III. Freddo. Buio. Odore boschivo. Jeans. Torso nudo. Senza scarpe. Una coperta sporca sotto la schiena. Alberi attorno, sopra di me. Un assordante frastuono di pioggia. E il nonsenso. Ho pochi ricordi della serata precedente. Devo essere svenuto tra le braccia di Marc e ora vago nel mondo dei sogni. Mi ci vogliono parecchi minuti…
-
"La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (parte prima)
I. I suoi battiti sulla guancia: la colonna sonora della mia vita. Peccato che il cuore non abbia voce. – Papà, ho paura. – Di cosa hai paura, amore? – Ho paura di diventare vecchia e di morire. – Sei ancora piccola, non devi preoccuparti di queste cose. – Sì, ma diventerò come…
-
"Morimai" di Christian Gusmeroli
Ore 14 di un sabato pomeriggio di fine estate. La signora Teresa stava comodamente seduta in poltrona a guardare la televisione. Ad un tratto un’ombra oscura le si avvicina, e le si siede accanto. “Ciao, ti aspettavo” furono le parole con cui Teresa accolse l’ospite. “Mi aspettavi? Sapevi sarebbe toccato a te?” “Quando…
-
"Una storia da ridere" di Alberto Cristofori
Come lo raccontava mio zio, l’aneddoto aveva un carattere diciamo pure eroico. La situazione no, non era affatto eroica, anzi: si trovava al Policlinico per dei calcoli alla cistifellea. Al mattino l’avevano ricoverato e operato, al pomeriggio si era risvegliato ed era lì, nella stanza 208 del reparto di Chirurgia I, attaccato alla…
-
"Amicizie" di Amalia Lilla Pezzi
“Liberati tutti!” Questa frase altisonante e un tantino risorgimentale bucava di frequente le tenebre nelle calde serate estive. Si elevava dal gruppo di noi piccoli, impegnati a giocare alla cut (o, se si preferisce, a nascondino) sotto il porticato del Credito Romagnolo e del palazzo Grazioli, mentre gli adulti, seduti sui loro seggiolini pieghevoli,…
-
"Le forbici" di Maria Teresa Bucco
Cosa possiamo fare con un paio di forbici? Una cosa sola. Tagliare. E’ quello che fece il Sig. Pallini. Aveva un paio di forbici enormi. Gli venivano in eredità dalla nonna di sua moglie che aveva fatto la sarta a servizio di una nobildonna torinese ai primi del novecento. Erano morte tutte e due, la…