Categoria: RACCONTI

  • "La parabola dei ciechi" di Maria Masella

    (Matteo, capitolo 15, versetto 14) Marzo, le giornate sono già più lunghe e il corpo ancora non si è abituato, così l’imbrunire coglie all’improvviso. Mi accorgo che sta venendo sera solo perché è diventato difficile cogliere i dettagli del foglio fissato sul tavolo da disegno. Sollevo la testa e mi stiracchio per rimettere ossa del…

  • "La fiaba della buonanotte" di Lucio Figini (finale)

      XXIV. I fari spezzano l’oscurità. Procedo lentamente, cercando di fare poco rumore. La radio è spenta e la luna sembra pericolosamente vicina. Inizio a parlare. Il Villaggio è un luogo orribile. La Foresta è tutto ciò che gli sta attorno. Chi comanda si chiama Patrick, è lui che mi ha torturato. La multinazionale Pashkyeen…

  • "L'agenda del prete" di Susanna De Ciechi

        «Voglio parlare con un prete. Lo voglio.» «Calmati, mamma!» Giacomo rivolse al fratello uno sguardo angosciato. «Io non ce la faccio più. Quando torna la badante?» «Stasera alle otto. Lo sai.» Luca rispose in tono vago, era impegnato in una chat su Whatsapp. «Perché è giunto il mio momento… voglio un prete…» Il…

  • "Lo sbaglio" di Dario Villasanta

    Mi sono sbagliato per la prima volta quando sono venuto al mondo, la seconda vorrei non avere il tempo di farlo. D’altronde, commettiamo tutti qualche errore imperdonabile prima o poi, è solo questione di tempo, l’unica angustia è nel non potervi porre rimedio. Io ho tutta la vita davanti, ma è come se l’avessi già…

  • "347" di Fabio Mundadori

      “Questa è la segreteria telefonica del cellulare di Dorian Dum. Se ascoltate questo messaggio sono già morto. Quando ero ancora in vita ho sottoscritto un contratto con il gestore telefonico affinché mantenesse attivo questo numero fino a sei mesi dopo l’ultima telefonata ricevuta. Se ascoltate questo messaggio è molto probabile che io sia stato…

  • "Mi capitava una sera" di Dario Villasanta

    Mi capitava una sera di essere solo, ma in una di quelle sere in cui sei più solo del solito, che non hai più voglia di fare niente tanta è la voglia di fare tutto. Mi capitava quella sera di avere la sensazione di perdermi, in quel dilatato altrove che è il blu virtuale, nel…

  • "La cena" di Fabio Mundadori

        – Oddio, ho lasciato la borsetta in macchina! – Quella valigia che ti porti appresso la chiami borsetta? – dice Michele sarcastico. – Non è una valigia, è di dimensioni adatte alle mie necessità. – risponde piccata Francesca – Stefano, mi passi le chiavi dell’auto? – Non ti servono, vai pure: è aperta.…

  • "Il più grande show del sabato sera" di Alessandro Dezi

      Rientro in studio dal break pubblicitario. Jingle. Applausi. Il Bravo Presentatore molisano e lampadato in completo lamé sorride alla telecamera. Ospiti: il Duro Scrittore di romanzi noir e la Bella Scrittrice di trilogie erotiche. Lui ha una coccarda con stampato 1 appuntata sulla giacca di velluto a coste, lei una con stampato 2 sul…

  • "Vivi da uomo" di Fabio Mundadori

        Ho il camice bianco, stetoscopio e tutto il resto. I miei passi risuonano nel silenzio della terapia intensiva; a metà corridoio, un tubo al neon esaurito illumina il cartello con la numerazione delle stanze. La 966 è nel ramo alla mia destra, la raggiungo, dalla porta aperta il riverbero dei monitor stria il…

  • "Apro gli occhi" di Maria Teresa Valle

      Apro gli occhi. Un’operazione difficile. Le palpebre pesano e sono appiccicate. Passo le dita sulle ciglia per aiutarle ad aprirsi.  Una lama di luce arriva alla pupilla, che, come ferita, si stringe. Dalla fessura entra negli occhi la visione del bianco. È lontano. È un soffitto. Capisco che è un soffitto. Dunque è un…