by Elisabetta Miari

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"Il mio nome è nessuno" di Maria Teresa Valle

  Il mio nome è Nessuno. Non ho un solo occhio, come il Ciclope di buona memoria, niente del genere. Ci vedo benissimo. Anzi, io ti vedo. Vedo tutto e tutti. So tutto e di tutti. E posso tutto. Con un tocco creo o distruggo. Mi basta un semplice gesto

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"Sognando al meglio" di Carlo Frilli

    “E dai, non rompere e datti una mossa! Vestiti, passo a prenderti per le nove.” Non ci conosciamo da tanto con Marco, ma quando usa questo tono, riesce sempre a convincermi. Eppure la serata era di quelle fredde e un po’ umide,  che già mi figuravo sul divano

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"Il libraio" di Carlo Frilli

Sentiva il proprio battito accelerato nelle tempie. Si fece per qualche istante rapire da questo ritmo, trattenendo appena il respiro. Si ridestò dal momentaneo stato ipnotico con la mente più lucida e, guardandosi attorno, fece ritorno alla realtà. L’uomo era disteso qualche metro più in là rispetto a lui. Un

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"Altrove" di Simone Togneri

    Come una folata di vento: un sibilo acuto taglia l’aria sulle teste dei pochi radunati davanti all’unica taverna. Quattro anime e un paio di cani, stasera. Ci voltiamo tutti verso il Russo. Sguardo perso nel vuoto, vacilla sulle gambette smilze e si accascia sul tavolo di Occhiodivetro, che

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"La cascina" di Pier Emilio Castoldi

  «Saranno quarant’anni che non capito più da queste parti… e qui sembra non essere cambiato proprio nulla.» Lumò il vetro del finestrino a fianco opacizzato dall’umido di una pioggia incalzante. Il tergiscristalli raschiò un singhiozzante stridìo sul vetro del parabrezza ritagliandogli davanti, una fetta semicircolare di panorama e la

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"Un lavoretto facile facile" di Marvin Menini

  Incontrai per la prima volta il dottor Oswald Lawrence circa sette mesi fa, e fu facile capire fin da subito che non avevo davanti un eroe. Non era solo per l’aspetto, trasandato e sciatto: la canottiera senza maniche sotto il camice ed il petto villoso, ormai incanutito, in bella

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"Il custode delle onde" di Bruno Lugaro

AUTUNNO 2005 «Quando arriva il mare grosso, si fa sentire prima. Il vento che dal nulla comincia a soffiare, piano, come un alito, e poi cresce. E ti scompiglia i capelli. E sbattono le finestre. E sale l’odore di salsedine. Ti si appiccica addosso. E l’onda si gonfia come una

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"La casa in affitto" di Roberto Gandus

  ANNO 1959 Mago, illusionista, sensitivo, Anselmo Ferrero, che tutti chiamavano Selmo, era una delle figure più conosciute a Torino, uno dei pochi uomini al mondo, se non l’unico, a compiere la “dislocazione”, essere cioé contemporaneamente in due luoghi, oppure nel riuscire a fare comparire delle scritte nell’aria, così come

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"Prova a prendermi" di Roberto Negro

  Geometrie perfette, linee sottili, letali. Immobile osserva la sua preda che disperatamente cerca una via di fuga. E’ solo questione di tempo, poi i movimenti si intossicheranno di stanchezza. Si muove calmo sul filo sputato dal proprio addome. Sembra una danza, un rito d’amore. Infine l’abbraccio che non protegge

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"Giorno di festa" di Massimo Fagnoni

  Quindici gennaio, Washington, il sole entra freddo nella camera da letto di Morgan Bartlett. La televisione, schermo piatto, 32 pollici, sta trasmettendo le previsioni del tempo. Oggi alta pressione su Washington, Morgan sta facendo ginnastica, quarantadue anni. Il fisico scolpito da una smisurata autodisciplina. Ha installato una sbarra al

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