"Il matto del Valentino" di Massimo Basano
Nessuno lo vedeva mai arrivare o andare via, apparentemente viveva lì, sulla sua panchina, quasi ne facesse parte, come il muschio che cresceva sulle gambe di legno e le gomme da masticare attaccate sotto la seduta. Anche il suo nome era sconosciuto, forse era uno dei tanti incisi sopra