Categoria: RACCONTI

  • “L’ascensore sociale” di Marco Speciale

    Il microonde, quello che aveva salvato dal pignoramento, aveva la porta spalancata e aspettava intristito l’inizio del rito serale. Un cartoccio di rosticceria avrebbe sfrigolato per un minuto e mezzo. Mille funzioni e possibilità per altrettanti led da albero di natale: tutto affondato in un due novembre culinario. Trascorsi i novanta secondi, Carlo avrebbe iniziato…

  • “Su Biccu” di Cynthia Collu

    Questo racconto ha vinto il Premio Castelfiirentino 2008. Papà indossa il completo in lana di Tasmania che gli ha regalato la mamma, il suo preferito. Gli va un po’ largo e il collo magro e scuro spicca nel bianco della camicia. Accanto a lui ci sono due vecchi. L’uomo è l’icona di Babbo Natale, le…

  • “Lago di sangue” di Paola Varalli

    Entrando in casa dopo le vacanze mi accorsi subito che qualcosa non andava. Cioè… intendiamoci, la porta blindata era chiusa bene e non c’erano segni di scasso, eppure avevo la precisa sensazione che non fosse tutto a posto. Nel piccolo ingresso le cose parevano normali, le chiavi in ordine nell’armadietto dipinto di rosso, le ciabatte…

  • “L’immagine riflessa” di Alessio Piras

    Luca vomita e si contorce dal dolore. Aveva esagerato con quella roba. Ma non ne poteva fare a meno. Da quando aveva iniziato con la cura sentiva dolori insopportabili in tutto il corpo. E allora il dottor Riccio gli aveva consigliato un antidolorifico tra i più potenti in commercio. -Prendi questo. Ma con parsimonia-, gli…

  • “Una notte qualsiasi” di Roberto Mistretta

      E’ notte fonda. L’ultimo tram è passato da un pezzo. La città dorme accovacciata tra pieghe di trapunte a scaldare passioni sopite. E’ l’ora della trasgressione. L’ora che delimita quello spazio sospeso che precede l’alba, quando la vita torna a divorare le esistenze con la sua facciata di rispettabilità. Corse affannate e appuntamenti. Caos…

  • “I pensieri di Jo, lo storpio” di Laura Veroni

    I Il mio nome è Jonathan, Jo, per gli amici, ma per tutti sono “lo storpio”. Colpa della mia gamba destra, dieci centimetri più corta dell’altra. No, non si è trattato di un incidente. Sono nato così, per questo mia madre non mi ha voluto, mi hanno detto. Non ho mai creduto a questa storia…

  • “Le due parti della medaglia” di Massimo Messa

    Il mercatino dell’antiquariato meritava una piccola esplorazione. Tra le strade di Castelleone c’era profumo di passato, c’erano collezionisti e curiosi in cerca di cimeli d’epoca. Si potevano trovare oggetti vintage, ma anche gadget moderni e originali. Una vera caccia al tesoro che raccontasse di un periodo ormai andato o di un presente di tendenza. “La…

  • “Il trumò” di Alessio Piras

    Trumò: s.m. – Adattamento ital. del fr. trumeau, tipo di mobile soprattutto diffuso nel sec. 18°, costituito da un cassettone con una parte superiore alta, chiusa generalm. da due sportelli, spesso a vetri o a specchi, e un piano ribaltabile a metà, all’interno del quale si trovano nicchie e cassettini. (fonte: Dizionario Treccani) Quanti e…

  • “Perdono” di Maria Masella

    Le bottiglie ormai vuote sono sul bancone del bar; ne prendo una e li guardo. Sono come me, impasticcati e rabbiosi. ‒ Si va? Non aspetto risposta, mi alzo. So che verranno con me. Faremo pulizia: la città è infestata di immigrati e puttane, tossici e clochard. Mi basta vederli e la rabbia mi cresce…

  • “Sabato sera” di Alessandro Reali

    Diego accese la sigaretta, poi lanciò il pacchetto a Leo, che stava seduto di fronte. Con la mano destra s’accarezzò la cresta, unta di gel. Col piede prese a sbattere la Nike sul pavimento in ceramica della veranda. Il bar Panama, il sabato sera, era sempre affollato. Samuele, detto Sam, il nuovo gestore, e Niki,…