Autore: emiari

  • “Le note scomparse” di Massimo Tallone

    Mio zio, che è un tipo bizzarro, suonava il flauto in un’orchestra. Anche il suo flauto era un tipo bizzarro, curioso come uno scoiattolo e ficcanaso come una pulce. State un po’ a sentire cosa accadde, una volta, a questo flauto. Il flauto di mio zio era molto amico dell’oboe. Una sera, poco prima che…

  • “Un grido senza parole” di Roberto Mistretta

    L’uomo guarda il mare. La distesa azzurra sciaborda in vortici di schiuma, il sole cala incendiando l’orizzonte. L’uomo si sofferma ad ammirare il tramonto rosato. La fitta acuta lo colpisce senza preavviso. Ricordi nitidi, crudi, sassate per l’anima. Sono trascorsi sette anni. Da quel giorno maledetto ha giurato che mai più parlerà ad essere umano.…

  • “Jack” di Marvin Menini

    Si era beccato cinque anni per omicidio colposo. Solita lite con la moglie, una delle tante. E poi quella frase, “sei un inetto, sei un fallito, mi fai schifo” e la spinta. Loredana aveva sbattuto la testa, uno schiocco secco come un’anguria che cade dal quarto piano. Adesso, era tutto finito. L’aria del mattino sapeva…

  • “La cantina di Via San Procolo” di Roberto Carboni

    La Cantina di via San Procolo sprofondava per diciassette gradini fin giù nello stomaco di Bologna. E standoci dentro, godendoti il sogno di non essere ancora nato, la sentivi vivere. Il pulsare, vecchio e saggio di una città che non c’era più, anche se si poteva ancora percepirne il respiro e i pensieri di tutti…

  • “I fuochi alle spalle” di Sonia Sacrato

    Pooch minuti al nuovo anno. Qui su fa un freddo cane, e per quanto mi stringa nel cappotto non riesco a smettere di tremare. Lo so, non è soltanto il freddo. Affondo il viso nella sciarpa e respiro a fondo. Pensavo mi sarei sentita meglio, sai? Invece no. Mi manchi comunque, mi manchi da morire.…

  • ”Benedetto il sedicesimo” di Rino Casazza

      Zero – Ah! Così sei appassionato di Montale!- disse Margherita. Paolo non fece in tempo a rispondere. Proprio in quel momento il cameriere avanzò tra i tavoli, esclamando tutto emozionato: ” E’ il tedesco!” Paolo, interdetto, si volse verso di lui, distogliendo malvolentieri lo sguardo dal viso di Margherita. Aveva occhi che catturavano, più…

  • “La ragazza che suonava l’arpa“ di Simone Togneri

    Luce azzurra sul fondo, piccoli occhi di bue ad illuminare la scena. Quattro file di musicisti disposti in ordine su gradinate semicircolari. Legni al centro, archi ai lati, ottoni dietro. In alto a destra, a dominare l’orchestra, la massa scura delle percussioni e a sinistra la sagoma leggera e sinuosa dell’arpa. E, contro lo sfondo…

  • “Donne in corriera” di Paola Varalli

    Tra Como e Veleso la strada è stretta e piena di curve. Per questo le Corriere del Lago sono sempre state più piccole del normale. Hanno quell’aria buffa degli autobus dei fumetti, alte e magre come delle vecchiette segaligne con i capelli grigio topo. Solo che la C30 e la C32 non sono grigie. Sono…

  • “Liberami” di Elisabetta Miari

    E se morissi? No, sarebbe troppo bello, troppo facile. La vita vuole che continui a soffrire, lentamente, costantemente. Uno stillicidio senza soluzione di continuità, per pagare colpe ancestrali delle quali non sono neppure  a conoscenza. Come per Tess d’Uberville, la vita vuole divertirsi ancora un po’ con me prima di lasciarmi andare. Eppure c’è stato…

  • “Cronaca di una visita” di Maria Teresa Valle

    L’Austin 7 si fermò al bordo della strada. Il giovane si voltò verso l’uomo al volante. Nonostante favoriti e barba non riusciva a dimostrare più dei suoi 22 anni. -Perché vi siete fermato? – Chiese al compagno. Lo vide scendere dal veicolo e stirare le membra intorpidite dal lungo viaggio. -Le mie vecchie ossa hanno…